Berlusconi pranza con i figli per dividere l’impero

Tutto nella norma, come in qualunque famiglia che si rispetti: mamma e papà si separano e riuniscono la prole attorno ad un tavolo per renderla partecipe della situazione.

Peccato che in questo caso di “normale” ci sia ben poco, a cominciare dal fatto che a chiamare a rapporto i figli è solo il capofamiglia, Silvio Berlusconi, e non certo con l’intenzione di comunicare loro quanto sia dispiaciuto per il divorzio.

L’incontro tra il Cavaliere ed i suoi cinque figli è previsto per il prossimo martedì ad Arcore ed è lecito immaginare che il tutto non si risolva in baci ed abbracci tra prole di primo e di secondo letto, visti i notevoli interessi in gioco.

Eh già, perché la signora Lario (ormai ex signora Berlusconi) non si accontenta di un cospicuo vitalizio per sé (siano i 3,5 milioni di euro al mese richiesti o i 200-300mila offerti dalla controparte), ma vuole anche – giustamente – delle garanzie sul futuro dei propri figli (Barbara, Eleonora e Luigi), affinché non vengano scavalcati nei diritti dai due fratelloni Piersilvio e Marina.

Ai due figli di primo letto del Premier è già toccata rispettivamente la carica di vicepresidente Mediaset e di presidente Mondadori, mentre per ora i fratellini sono stati costretti ad accontentarsi delle “briciole” (ad averne di briciole così!). Per ora, appunto. Durante il pranzo di martedì si discuterà soprattutto di questo gioco di ruoli, che potrebbe portare o a dissidi insanabili in famiglia o a stravolgimenti improvvisi al vertice delle suddette società.

E’ poco probabile che Silvio privi i suoi due figli maggiori delle proprie cariche e sarà dunque interessante vedere come si muoverà su questo difficile terreno. Cariche a parte, c’è poi l’immenso patrimonio di papà da spartire (un conticino da 10 miliardi di euro!), non subito, certo, ma conviene che Silvio cominci a pensarci su, se non vuole lasciarsi dietro un carico di maledizioni.

A questo punto non ci resta che augurare buon appetito all’allegra famiglia, nella speranza che il pranzo non vada di traverso a qualcuno.

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