Accordo raggiunto tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, con lei che si becca un assegno di 300mila euro al mese più l’usufrutto di Villa Macherio e lui che si gode il ritrovato stato di singletudine, libero finalmente di portarsi a letto tutte le escort che vuole (ma non lo faceva già prima della separazione?).
Tutti contenti dunque? Manco per sogno, considerando che la somma elargita dal Cavaliere alla sua ex signora non basta nemmeno per le spese di prima necessità (una come lei è abituata ad un certo stile di vita), ma non basta – soprattutto – a pagare le spese di mantenimento della villa.
Eh già, perché non stiamo parlando di pagare quattro bollette qua e là o di chiamare un giardiniere una volta all’anno per potare le siepi, ma di una proprietà che tra parchi, boschi, giardini e capricci vari supera i 400mila metri quadrati!
Finora le spese sono state sostenute interamente dal Premier, che in dieci anni ha sborsato qualcosa come 20,4 milioni di euro tra ristrutturazioni, mobilia varia, personale e sicurezza. Basti pensare che all’interno della villa lavorano una ventina di inservienti, che alla fine gravano sul budget familiare per 1,8 milioni di euro all’anno e che per la sicurezza si spende qualcosa come mezzo milione di euro (centesimo in più centesimo in meno) ogni 12 mesi.
Ed ora tutto questo dovrebbe gravare sulle tasche della povera Veronica? E che se ne fa di un assegno di soli 300mila euro al mese? Beh, a questo punto è chiaro che il Cavaliere dovrà continuare a partecipare alle spese e che l’accordo di massima raggiunto prevede degli aggiustamenti in questo senso, sempre ammesso che le indiscrezioni apparse sulla stampa riguardo all’accordo rispondano a verità. A tal proposito gli avvocati della Lario non si lasciano sfuggire una sillaba:
Sono state scritte solo sciocchezze. Le cifre? Esiste il segreto professionale in Italia, anche se molti lo dimenticano. Io sono una persona ovvia, invece, e lo rispetto.
Non esistono più gli avvocati di una volta!