alessandra mussoliniGira che ti rigira siamo sempre lì. Non si placa il tormentone mediatico intorno alla vicenda Mussolini-Fiore, finiti nell’occhi del ciclone per un presunto video hard che li vede protagonisti.

Ma, mentre il leader di Forza Nuova procede per denunce e querele, la parlamentare del Pdl continua ad occupare gli schermi della tv pubblica e privata, proclamando la propria estraneità ai fatti e litigando con questo o quel detrattore.

Ieri la signora ha messo in onda l’ennesimo show, palesandosi a sorpresa negli studi di Montecitorio dove il deputato del Pd Paola Concia era in collegamento con Pomeriggio Cinque. Nelle mire della Mussolini c’era ancora una volta Il Giornale, reo in questo caso di aver dato spazio ad un editoriale di Vittorio Sgarbi, nel quale si legge:

E la Mussolini è colta in posizioni compromettenti? Ha ragione di vergognarsi o può correre il rischio? La notizia ci potrebbe essere se fosse amante di Sansonetti o di Pecoraro Scanio. Quale danno lamenta la Mussolini? In cosa la Mussolini è stata offesa o sputtanata? Se il fatto non è vero, pur essendo vero il ricatto, in breve tempo passerà da colpevole di scopata privata, reato non gravissimo e non penale e praticato di molte donne a destra e sinistra, da destra a sinistra, a vittima di un ricatto a cui nessuno ha ceduto.

E ancora:

In un caso o nell’altro, la sua onorabilità – anche per la coerenza politica erotica – non apparirà scalfita. Il filmato assumerebbe un altro significato, visti i principi programmati dalla Mussolini, se si fosse trattato della documentazione di un rapporto saffico con Rosy Bindi o con Rosa Russo Iervolino.

Alessandra non ci sta e punta il dito contro tutto e tutti, arrivando quasi alle lacrime per l’attacco frontale subito:

Questo pezzo offende tutte le donne e sono venuta qui per condividere con voi questo attacco vergognoso. Questa mattina ho dovuto chiudere il giornale perché mio figlio lo stava leggendo e perché ho i paparazzi fuori e mi fanno le foto.  Se si parla di un video di un mitomane perché devo essere messa alla berlina da questo giornale? Non parlo di politica perché se ne facessi un fatto personale allora non vuol dire niente, ma sono qui con Paola Concia perché da questo articolaccio deve venire fuori una battaglia per la dignità dalle donne. Perché dobbiamo continuare a combattere, altrimenti l’8 marzo è carta straccia.

Intanto “carta straccia” lo è diventata Il Giornale, visto che la Mussolini ha preso il quotidiano e lo fatto in mille pezzi in diretta tv, prima di alzare i tacchi e lasciare la trasmissione. A voi il video, ma restate sintonizzati, perché lo show continua.

Categorizzato in:

Gossip & Litigate, Politici,

Ultimo aggiornamento: Dicembre 3, 2009