Kim Kardashian, la cellulite ed i followers stupidi: è riassumibile in questo modo quello che sta accadendo ora. Ovvero la fuga delle sottoscrizioni dall’account Instagram della starlette rea, secondo ex estimatori, di essere finta e di avere la cellulite.
Partendo dal presupposto che a livello femminista vi sarebbe da parlarne per ore chiamando in causa la stupidità di chi non rispetta il fatto che non si possa essere sempre perfetti e che il fat shaming è inconcepibile, viene normale chiedersi se tutte quelle persone che seguivano Kim Kardashian sul social network davvero pensassero che la donna fosse realmente patinata come appariva sulle riviste o su tutte le foto.
La stella dei reality show è una bella donna, che cerca di mantenersi in forma e dare un’immagine di se in linea con ciò che da lei ci si aspetta: ciò non toglie che sia comunque piacevole nella sua imperfezione e che smettere di seguirla ed accusarla di essere falsa per un po’ di cellulite sia davvero assurdo. Chi avrebbe mai pensato di dover difendere Kim da tutto ciò? Come fare altrimenti quando bastano degli scatti “al naturale” per far scomparire 100mila followers che tra l’altro si mostrano pure “sdegnati” dagli scatti rubati in Messico non per la violazione della privacy ma per la buccia d’arancia del sedere di Kim Kardashian?
Il gossip fa ridere e intrattiene e su questo si è tutti d’accordo: ciò non toglie che il rispetto nei confronti delle persone non debba mai mancare. Sarebbe bello che i 100mila followers in fuga riflettessero su questo prima di accusare Kim Kardashian di falsità per il suo corpo e non per il pr imperante.