Bisogna battere il ferro finché è caldo ed approfittare dell’improvvisa popolarità conquistata, prima che il tutto si esaurisca e spunti fuori il nome di qualche altra ragazzina in cerca di gloria.

Lo sa bene Ruby Rubacuori, fino a qualche giorno fa ragazzina impaurita dallo scandalo che ha affiancato il suo nome a quello di Berlusconi, ed oggi donna sicura di sé, che sa come “vendersi” per guadagnare quanto più possibile dal quarto d’ora di celebrità.

E allora eccola approdare in quel di Genova, quale madrina della discoteca Albikokka, che proprio in questi giorni festeggia il quinto compleanno.

Foto sul cartellone, folla di paparazzi pronti ad immortalarla, clienti arrivati appositamente per vedere da vicino una delle presunte amanti (o protette?) del Premier. Ruby si materializza su una Ferrari rossa, accompagnata da Luca Risso, proprietario del locale e suo amico-consigliere.

Scende alla macchina e non sembra affatto intimidita dai flash che la immortalano ad ogni passo. Poi una volta dentro il locale, si libera del soprabito grigio ghiaccio e si mostra in tutta la sua prorompente bellezza, stretta in un abitino azzurro, che mette il risalto l’abbondante balconcino.

Ruby Rubacuori è la regina della serata e gli sguardi degli avventori sono tutti per quella ragazzina che sognava un posto al sole e che ha trovato la sua dimensione ideale nella nebbia milanese, dove ogni sogno è possibile, specie se conosci celebrità come Lele Mora, Emilio Fede e – soprattutto – Silvio Berlusconi.

Imbarazzata da tanta curiosità? Macché! La diciottenne si è comportata da vera diva, isolandosi dalla massa e riservando le proprie attenzioni a pochi intimi che sedevano al suo tavolo. Poi il taglio della torta, l’apertura dell’immancabile bottiglia di champagne e due parole regalate al pubblico:

Sono stata con voi qui 4 mesi e per me non è cambiato niente. Sono tornata di nuovo con voi e mi piace stare solo con voi.

E poi via verso il prossimo impegno, proprio come una vera star (almeno finché dura).

Ultimo aggiornamento: Novembre 12, 2010