A Monaco c’è una nuova principessa: Charlene Wittstock ha finalmente detto sì al suo Alberto II di Monaco, durante l’emozionante cerimonia religiosa che si è tenuta proprio ieri pomeriggio, sotto il caldo sole di Montecarlo, tra illustri invitati e migliaia di curiosi.
Tutti non aspettavano altro che scoprire come sarebbe stato l’abito da sposa ed il risultato è che non ha deluso le aspettative. Giorgio Armani ha colpito nel segno e la semplicità e la raffinatezza dell’abito hanno colpito positivamente critici e presenti. Alla cerimonia c’era anche Karl Lagerfeld, che ha disegnato il vestito indossato dalla sposa durante il rito civile. Charlene è apparsa più in forma che mai, forse addirittura più bella del solito e non mancano, ovviamente, le voci sui presunti ritocchini. Quel che è certo, è che le sue labbra si sono gonfiate un po’, ma quale sposa non vorrebbe essere impeccabile il giorno delle sue nozze? Qui, poi, stiamo parlando di una principessa a tutti gli effetti.
Sua Altezza Serenissima era sospettata di fuga, a mo’ di Julia Roberts in “Se scappi ti sposo”. Nelle ore che hanno preceduto la cerimonia, infatti, è spuntata l’inquietante presenza di un altro figlio illegittimo di Alberto di Monaco, che sarebbe di origini italiane. Il principe nella sua burrascosa vita sentimentale ne ha fatte di cotte e di crude ed ha già riconosciuto altri due figli, che però non potranno godere della sua cospicua eredità. Alla fine le nozze sono andate per il meglio, nonostante la tensione evidente sul volto di Charlene.
In molti hanno criticato la freddezza della sposa, mentre Alberto, emozionato, si girava qua e là per fare l’occhiolino alle sorelle. Un accenno di emozione Charlene l’ha mostrato dopo aver infilato l’anello al dito del suo sposo, il “sì” si è rivelato quasi una liberazione, fino ad arrivare poi alla commozione alla Chiesa di Santa Devota, dove la neo-principessa ha deposto il bouquet per omaggiare Grace Kelly, che 55 anni fa aveva compiuto lo stesso gesto.
Una figura che è stata tirata più volte in ballo, quella di Grace Kelly, alla quale spesso Charlene Wittstock è stata (forse impropriamente e forzatamente) paragonata. E’ difficile reggere il confronto con un’icona di tale calibro e forse non è nemmeno “corretto” nei confronti della sposa che, visto il calore che i sudditi le hanno dimostrato per le strade di Montecarlo, sembra già essere molto amata.