debbie_michaelChi sono i veri genitori dei Jackson’s kids? Fino a qualche giorno fa ci avevano fatto credere che Prince e Paris fossero figli naturali di Jacko e di Debbie Rowe, l’infermiera che si offrì di mettere il proprio utero a disposizione del cantante per regalargli la gioia più grande.

La signora venne pagata profumatamente per quel dono (5 milioni di dollari), accettando di uscire dalla vita dei bambini e di lasciare che fosse l’ex marito ad occuparsene dopo il divorzio.

Ma negli ultimi giorni la signora è tornata a farsi viva con rivelazioni scioccanti sulla vicenda, prima fra tutte quella che nega la parternità di Jackson:

Michael non è il padre dei suoi figli. Sono stata ingravidata da un donatore di sperma.

Finita qui? No, perché la stampa americana ha cominciato ad insinuare che Prince e Paris siano in realtà figli di Arnold Klein, dermatologo di Michael, nonché datore di lavoro dell’ex infermiera. Ma le indiscrezioni sono andate oltre: pare che nemmeno Debbie sia la mamma biologica dei bambini, il che aumenta la confusione intorno ad una vicenda già abbastanza ingarbugliata di per sé.

Non sappiamo quali siano le reali intenzioni della signora riguardo alla richiesta di affidamento dei Jackson’s kids, ma intanto lei fa parlare il suo legale per ribadire la propria posizione:

Ci rifiutiamo di dover rendere conto ai pettegolezzi e alle speculazioni diffusi dai media. La maggior parte di ciò che si sente non è vero. Particolarmente doloroso e insidioso è il recente pettegolezzo — completamente falso — in merito alla maternità dei bambini. La Signorina Rowe è la madre biologica dei due figli più grandi.

Questa la dichiarazione rilasciata al sito E!News con tanto di certificati di nascita che confermano la versione della donna. Per quanto riguarda invece il dermatologo, anche se l’esame del Dna confermasse la sua implicazione nella vicenda, i bambini non perderebbero comunque alcun diritto, perché per la legge americana i figli nati all’interno del matrimonio sono automaticamente figli del padre, a meno che il vero genitore non si faccia avanti nei primi due anni di vita del bambino.

Insomma, la vicenda si fa intricata: Prince e Paris piangono la morte di un padre che non era padre (almeno biologicamente), non hanno una mamma che li possa consolare e forse hanno un padre che non verrà mai riconosciuto come tale.