Vladimir Luxuria: Arisa ha deciso di non partecipare

Ha ragione Vladimir Luxuria quando sostiene che Arisa stia essenzialmente scegliendo lei stessa di non partecipare al Pride. Visto che nessuno le ha vietato in alcun modo di farlo.

La reazione di Vladimir Luxuria

Da quel che si evince la cantante avrebbe dovuto avere il ruolo di madrina al Pride di Milano. Un’ottima occasione mancata per spiegare il tenore delle sue ultime affermazioni a “La confessione” poi reiterate in delle scuse che di scusa in realtà non avevano niente. Quando Vladimir Luxuria sottolinea che è stata una sua scelta, racconta semplicemente quella che è la situazione.

Basta visionare il testo nel quale Arisa ha spiegato il suo rinunciare al Pride. Qualcosa che se voleva essere una pezza in realtà ha lasciato un buco ancora più grande. Dato che ha praticamente trasformato la comunità LGBTQ in una sorta di esercito di cattivi.

Ha raccontato che per il momento ha ricevuto solo insulti molto pesanti da parte di alcuni. Utenti che ovviamente non devono essere giustificati se sono stati verbalmente violenti nei suoi confronti. Anche solamente perché non c’è ragione di abbassarsi di livello nel momento in cui si viene attaccati.

È importante comprendere che l’omofobia e qualsiasi attacco nei confronti dei diritti di una persona sia una forma di odio. E il razzismo di qualsiasi tipo non è comparabile a un’opinione. Ciò che avrebbe potuto fare la cantante sarebbe stato pensare bene alle sue parole, partendo dal presupposto di trovarsi nel privilegio di non essere una persona che appartiene alla comunità LGBTQ.

La quale combatte da tempo contro le discriminazioni. Ed è inaccettabile per chi le vive non reagire, perlomeno a parole, al voltafaccia di chi fino a poco tempo fa questi diritti li sosteneva. Il problema è che nel mondo dello spettacolo a pensar male si fa sempre bene e in questo caso è difficile non pensare che posso entrare in campo la paura di non rimanere rilevanti in certi contesti.

 Basta al vittimismo non giustificato

Basta con questo vittimismo” ha scritto Vladimir Luxuria in un post dove è ritratta proprio con la cantante, un tempo sostenitrice. “Le nostre sono manifestazioni pacifiche, non c’è mai stato un episodio di violenza. Stai a vedere che si aspettava gli applausi dopo queste dichiarazioni”, ha sottolineato.

Ed ha ragione: come si può pensare che un tradimento di questo tipo possa passare inosservato? È impossibile comparare il premier a una madre severa con le persone LGBTQ. È un po come giustificare una mamma che decida di avere un figlio prediletto e per tale motivo tartassasse gli altri.

Tra le altre cose Vladimir Luxuria si chiede perché Arisa chiama in causa il Pride di Roma quando la sua presenza Roma non era prevista. Ironicamente sostiene che forse la prossima volta la cantante potrà decidere di andare a una manifestazione di Fratelli d’Italia.

La riflessione è comunque giusta: la cantante non può aspettarsi applausi da coloro ai quali ha voltato le spalle.

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