Mitch Winehouse padre della cantante, morta lo scorso luglio all’età di 27 anni, ha detto che negli ultimi periodi in cui era in vita, era preoccupato del modo in cui la stampa parlava di sua figlia Amy.
Amy Winehouse non era infastidita dalla stampa, ha detto Mitch a metrò, anzi, continua – “Era molto filosofica riguardo“.
Parlando della stampa, MItch ha detto:
Stavo raccontando ai giornalisti che era stata lontana dalla droga da mesi, ma nessuno ha stampato nulla, perché non era sensazionale.
Il padre di Amy parla del fatto che la stampa cercava sempre le notizie bomba, fregandosene della figlia e rimettendo sempre in mezzo la sua dipendenza da alcool e droghe.
Winehouse ha autorizzato un libro in memoria dell’artista intitolato Amy, mia figlia (che in Italia è in vendita dal 27 Giugno per la casa editrice Bompiani) ed è stato in parte scritto e curato da lui per diverse ragioni.
Per raccogliere soldi per la fondazione intitolata ad Amy che si occupa di bambini svantaggiati. Per fare capire a tutti la sua vera personalità. E per non restare schiacciato dal dolore. Ho scritto il libro per tutti, perché tutti conoscevano la Amy tossicodipendente e alcolista – non c’è motivo di far finta il contrario . Ma volevo anche dire ai suoi fan che era una splendida ragazza generosa
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