Il peggio sembra passato per il povero Silvio Berlusconi, vittima la scorsa domenica di una brutale aggressione in quel di Milano.
Oggi ha finalmente lasciato il San Raffaele per tornare nella sua Arcore, dovrà potrà (o dovrà?) riposarsi per almeno una quindicina di giorni, lontano dagli impegni di lavoro.
Ed allora eccolo all’uscita del nosocomio milanese, sorridente come sempre, sebbene limitato da una vistosa incerottatura sulla zona colpita in modo così preciso da Tartaglia:
Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l’odio di pochi e l’amore di tanti, tantissimi, italiani. Agli uni e agli altri faccio la stessa promessa: andremo avanti con più forza e più determinazione di prima sulla strada della libertà. Lo dobbiamo al nostro popolo, lo dobbiamo alla nostra democrazia, nella quale non prevarranno né la violenza delle pietre né quella peggiore delle parole.
Sicuro che le parole avrebbero avuto un effetto peggiore? Auguri Silvio!