Alessia Fabiani dopo aver dichiarato di voler sposare il suo compagno Fabrizio Cherubini e aver reso noto che la sua vita è felice e tranquilla, è stata al centro di una notte molto violenta ancora avvolta nel mistero.
L’ex showgirl, invitata all’inaugurazione di una sala giochi a Legnano, alla fine della serata è stata coinvolta in una rissa. Il quotidiano Libero riporta che la causa della rissa sia dovuta al mancato pagamento del cachet che il locale aveva concordato alla Fabiani.
Il gestore del locale, Antonio Patti ha riferito che le cose sarebbero andate in modo differente lasciando la sua versione a L’Arena di Verona:
La vera vittima di questa vicenda sono io. Ho il setto nasale rotto, sono ferito alla mandibola e al labbro. Senza che me l’aspettassi, Cherubini, il fidanzato della signorina Fabiani, mi ha preso a pugni, 3 o 4, davanti al ristorante Basiliko”. Non so cosa sia successo poi, a parte il fatto che sono stati riaccompagnati in albergo. Forse hanno litigato tra di loro, forse si sono picchiati a vicenda. Ma io non ho torto loro un capello. E pensare tutto quello che ho speso per quella serata. Ho fatto stampare e distribuire 50 mila volantini, acquistato pubblicità alla radio, pagato biglietti di treno e versato un anticipo di 500 euro. Tutto in regola. Ma quelli che non sono stati alle regole sono stati loro: Fabiani e il fidanzato, un violento. I carabinieri li hanno chiamati loro, una volta arrivati all’hotel ed hanno raccontato una versione inverosimile
Sempre Libero ha reso noto che la rissa è cominciata quando il gestore non ha voluto pagare la cifra richiesta dalla Fabiani, da li è cominciato tutto, la rissa e la corsa in ospedale.
La fabiani ha dichiarato: “Sono stata aggredita da ignoti, non ho altro da dire”.
L’agenzia Lapresse ha reso noto che Antonio Patti ha denunciato Fabrizio Cherubini per aggressione, dopo avergli negato della coca. Insomma, secondo le fonti, la Fabiani voleva farsi di coca prima di fare da madrina all’inaugurazione, ma è diventata isterica dopo che il gestore gliela negata.
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