Difficile la vita del carcerato, soprattutto se si passa dal lusso e lo sfarzo a stare dietro le sbarre. Lele Mora non ha vissuto bene l’esperienza del carcere, dov’è stato recluso lo scorso 20 giugno. Le sue condizioni di salute da allora sono peggiorate, fino al gesto estremo compiuto questa mattina, tentato suicidio per asfissia.
L’ex agente vip Lele Mora ha tentato il suicidio, per alcuni sarebbe stato un tentativo per attirare l’attenzione. Il talent scout sarebbe dimagrito di 30 chili e sarebbe su una sedia a rotelle, da tempo ha chiesto di poter scontare la sua pena ai domiciliari ma la decisione è stata rimandata al 4 gennaio.
Lele Mora è ristretto nel reparto ‘Nuovi Giunti’ del carcere milanese di Opera, ed era già sottoposto a particolare sorveglianza. Il tentativo è stato posto in essere con dei cerotti, regolarmente detenuti in cella, che Mora ha applicato su naso e bocca. Ovviamente l’intervento dell’agente di sorveglianza è stato efficace ed immediato. Considerate le modalità più che ad un reale tentato suicidio è forse più appropriato riferirsi a un gesto dimostrativo, che non è escluso possa essere stato messo in piedi per attirare l’attenzione sulla sua vicenda processuale.
Gli avvocati di Mora tuttavia sono rimasti sconvolti, perché hanno appresso dell’accaduto direttamente dalla stampa ed una volta arrivati in carcere non hanno potuto incontrare il loro assistito, proprio a causa delle sue condizioni di salute instabili.
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