Stefania Sandrelli: sto con chi denuncia gli abusi

E’ una Stefania Sandrelli a tutto tondo quella che si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove tra il racconto dei suoi amori e la sua famiglia trova spazio anche un commento sul movimento #MeToo e gli abusi nel mondo dello spettacolo.

 

Ha creato molto scalpore qualche giorno fa l’intervento di Catherine Deneuve sul movimento, etichettato come qualcosa che potrebbe addirittura nuocere alle donne e che bisognerebbe lasciare agli uomini “la libertà di importunarci“. Un pensiero non condiviso da molti e nemmeno da Stefania Sandrelli che spiega:

[Io sto] con le donne che denunciano. Sono amica della Deneuve, ma la libertà di importunare non esiste. È un tema che sento molto, fin da quando girai Io la conoscevo bene. Nessuno mi ha mai molestata, sapevo mettere le cose in chiaro. Beh, Depardieu sul set di Novecento allungava le mani: ma devo confessare che ero consenziente.

Nel corso della lunga intervista Stefania confida di dormire ancora nel letto dove è nata e che la storia con Gino Paoli, una delle più importanti della sua vita, è nata in Versilia, quando lei aveva quindici anni: un rapporto rispettoso che inizialmente proprio per la sua età è stato dapprima un’amicizia e poi qualcosa di più. Non ha problemi l’attrice nel confermare molti dei flirt che le avevano attribuito: Luigi Tenco, Mario Ceroli e parlare del ricordo che ha di grandi attori come Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni.

Un’intervista che regala un ritratto fedele della donna, in ogni sua sfumatura facendoci amare Stefania Sandrelli un pochino di più.

 

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