Luca Medici, meglio conosciuto come Checco Zalone, continua ad inanellare un successo dopo l’altro. Dopo aver ottenuto l’incasso più alto della storia del cinema italiano con il film Che bella giornata!, il comico pugliese sarà ora il protagonista di un programma-evento su Canale5. Nel frattempo, Zalone continua con successo anche il suo tour Resto Umile World Tour. Una soddisfazione dopo l’altra che, però, Checco, come confessato su Vanity Fair, vive sempre con un filo di ansia da prestazione.
Riguardo al suo tour nei palazzetti da 6 mila posti in su, Checco ha affermato:
È la produzione che nutre tutta questa fiducia. Io ho accettato a una sola condizione: biglietti dai 40 euro in giù. Se poi la gente non viene, farò una figura di merda mondiale.
Checco, successivamente, descrive l’altro lato della medaglia di una vita di successi ossia l’ansia:
L’asticella delle aspettative nei miei confronti sale sempre di più, questo mi fa vivere in un perenne stato d’ansia e la salute ne risente: poche sere fa, al ristorante, sono svenuto. Quando è arrivata l’ambulanza mi ero già ripreso, ma che figuraccia… Il 29 giugno, poi, alla presentazione del nuovo palinsesto Mediaset, me la sono fatta sotto perché ho capito che tutti si aspettano da me grandissimi risultati. Ero al tavolo di Pier Silvio con Maria De Filippi, e già mi vedevo l’anno prossimo seduto al posto più sfigato, vicino all’uscita.
Checco sa che il successo, com’è arrivato, può andarsene nello stesso modo, per questo continua a non prendersi troppo sul serio:
Mi da fastidio sentirmi ripetere che sono “l’uomo del momento”. Perché il momento, prima o poi, passa, e ancora non ho un piano B. Di sicuro so che a 50 anni non farò il comico. Potrei aprire un ristorante, dedicarmi alla produzione, cinematografica o musicale. Sono anni che tento di scrivere canzoni serie: purtroppo mi scappa sempre la cazzata.
Riguardo alla sua vita personale, Checco Zalone non nega di pensare ad un eventuale erede:
Sì, e anche Mariangela, la mia fidanzata ci pensa. Ma prima devo sposarla. Materazzi e Cassano, che sono amici, fanno pressing, dicono che il matrimonio mi farà bene. “Lo so, Antò”, ho detto a Cassano, “ma tu hai trombato 600 donne”. Io otto, comprese le due fidanzate.