Fino a qualche anno fa parlare con lui di omosessualità era un vero tabù, ma da quando ha fatto coming out non ha più problemi ad affrontare l’argomento. Lui è Ricky Martin, autore di un’autobiografia (Me) in uscita il prossimo mese, nella quale il tema dell’omosessualità è quasi al centro di ogni passaggio. Intanto il cantante si concede ai taccuini di Vanity Fair per una lunga intervista:
La sessualità è una cosa complicata. Conosco molti gay e lesbiche che sono passati attraverso le mie stesse esperienze e che hanno avuto gli stessi dubbi. Un po’ alla volta cresci, leggi, parli con la gente, finché un giorno ti guardi nello specchio e ti fai una domanda: ‘Chi sei, che cosa vuoi davvero? Che cos’è per te la felicità?’. Io mi sono risposto: ‘Orgoglio, autostima, dignità, accettazione: è questo che voglio’. Io sono fortunato di averlo scoperto entro i trent’anni.
Più felice di così non potrebbe essere, con due gemelli da crescere (nel corso dell’intervista non escluse di poter arrivare a cinque figli) e con un compagno accanto. Un compagno che però non è il secondo papà dei suoi bambini:
Io sono il papà e lui è semplicemente Carlos. A casa nostra non ci sono due padri, ma questo non vuol dire che non siamo una famiglia.
Ricky, Carlos ed i due gemelli sono una famiglia, ma non provate a parlare di matrimonio in presenza del cantante. Il matrimonio tra gay? Nulla in contrario, ma
La mia relazione è cominciata solo tre anni fa: è troppo presto. Mettiamola così: se un giorno avessi il diritto di sposarmi, forse cambierei idea. Non è una scusa… Ah, ho capito quello che pensa: alla fine vuoi uomini, gay o etero, siete tutti uguali, tutti allergici al matrimonio. E forse ha ragione.
Insomma, non preparate l’abito buono, perché per ora il bel Ricky ha voglia di fare il padre e l’amante, ma non il marito (o la moglie).