Se prima si cullava su una montagna di accuse e indagini, adesso per Lele Mora sono scattate le manette. Mentre si trovava nella sua abitazione di viale Monza, l’agente vip si è ritrovato la Guardia di Finanza in casa ed è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
In seguito all’indagine condotta dal pm di Milano Eugenio Fusco, Lele Mora avrebbe continuato le sue attività imprenditoriali presso la sua LM Management, nonostante ne avesse dichiarato il fallimento già un anno fa. Proprio nell’ambito del crack della sua nota società, Mora sarebbe riuscito a distrarre ben 8,5 milioni di euro, che in parte sarebbero già stati trasferiti in Svizzera. E sembra anche che Lele Mora fosse diretto proprio lì, sperando forse di anticipare la Finanza, ma non ce l’ha fatta.
Troppo tardi, per cui è arrivata la custodia cautelare, giustificata anche dalle alte probabilità di fuga di Mora, oltre alla possibilità di reiterazione del reato ed inquinamento delle prove. Inoltre, in tutto questo tempo, il talent scout avrebbe anche prodotto molte fatture false, non c’è nulla a cui possa aggrapparsi per difendersi.
A questo aggiungiamoci anche il processo in corso sul Rubygate, non si parla d’altro che di questo da diversi mesi. Non solo scandali finanziari per Lele Mora, ma anche sessuali e politici, visto che proprio lui rientra tra i primi nomi in lista come colui che portava le ragazze in casa del premier Silvio Berlusconi. Di recente, infatti, Mora si era lamentato di essere la vittima di tutto questo scandalo, ma visto l’arresto di oggi, potrà ancora definirsi così? I festini a casa del premier sembra si siano svolti anche dopo la scoperta di quanto accadeva ad Arcore, cambiava la location, ma il lavoro di Mora è rimasto invariato, anche se Emilio Fede e Nicole Minetti, accusati ed indagati insieme a lui per induzione e favoreggiamento della prostituzione, se ne sono lavati le mani ed hanno scaricato sull’agente tutte le colpe.
