Un film in uscita in questi giorni, una fiction che vedrà la luce il prossimo autunno su Rai1, un figlio di otto mesi da crescere: questo è il presente di Stefania Rocca, attrice e mamma in carriera.
In questi giorni le pagine dei giornali sono zeppe di sue interviste, in concomitanza con l’uscita di Go go tales di Abel Ferrara. E lei ne approfitta per sbottonarsi un po’ e mostrare quella parte di sé che pochi conoscono.
In realtà sul set, più che sbottonarsi, si è spogliata, per dar maggior credibilità al personaggio che interpretava:
Ho dovuto improvvisare uno spogliarello: una novità assoluta perché nella mia vita privata ci si spoglia sempre in due. Ho inventato. Prima titubante, imbarazzata dalla troupe che finge di non esserci ma c’è, poi con più coraggio.
Una scena che farà scalpore, non tanto per le immagini in sé, ma perché non siamo abituati a vederla in queste vesti (si fa per dire).
Ma il tutto fa parte della sfera professionale e, quando si interpreta un personaggio, bisogna renderlo vivo, svelare tutte le tessere che compongono il mosaico.
Poi c’è la vita privata e lì non ci si può permettere di recitare, specie quando si ha un figlio di appena otto mesi. Ed il piccolo Leone Ariel è sempre con lei, sul set o durante le presentazioni dei film.
Anche in questi giorni è sempre presente in braccio alla mamma, che approfitta dell’occasione per svelare un piccolo segreto sulla scelta del nome:
Io volevo chiamarlo solo Ariel, in omaggio a Shakespeare. Però il bambino quando è nato invece di piangere ha ruggito: allora abbiamo deciso di chiamarlo prima Leone e poi Ariel. Solo più tardi un amico mi ha spiegato che in ebraico Ariel significa Leone di dio: è come se avessimo raddoppiato lo stesso nome.
Consolati Stefania, con tutti
i nomi strani a cui siamo abituati,
un “doppio leone” non può certo spaventarci…
Sei bellissima, sei bella come un angelo