Una serie di ritratti inediti del Re del Pop, Michael Jackson, scattati a Parigi nel 1999 fanno parte del materiale esclusivo pubblicizzato lo scorso giugno dalla casa d’aste Pierre Berge Associes. Dodici scatti che, nel dicembre del 2010, saranno battuti e conquistati dal miglior offerente.

Le foto furono opera dal fotografo francese Arno Bani e una di queste, la più celebre ormai, vede Jackson in un luccicante abito di Yves Saint-Laurent, espressione triste e un occhio cerchiato da un anello blu. A quanto pare, Michael contattò Bani dopo esser stato colpito da alcune sue foto di moda viste su di un giornale e i due s’incontrarono per realizzare un servizio da utilizzare sulla copertina dell’album “Invincible”. Gli scatti, però, non vennero mai resi ufficiali e rimasero in un archivio per lungo tempo.

Adesso il fotografo, dopo averli mostrati al mondo intero, ha deciso di affidare alla stampa i suoi ricordi in merito a quella collaborazione.

Il suo viso davvero non gli piaceva. Con i capelli più lunghi riusciva a nasconderselo. Eravamo come 2 ragazzini che giocavano sul pavimento a fare puzzles. Allora ero un ragazzino, ma lui lo era 10 volte più di me. Portavo vasetti di lustrini e lui ci ficcava dentro il dito per vedere quanto luccicassero. Li cospargevamo ovunque. Le cartelle dei disegni di moda per lui erano dei cataloghi-giocattolo. Michael Jackson non mi stava solo chiedendo di scattare delle foto. Voleva che gli costruissi una nuova immagine per i prossimi 10 anni.

Riguardo al set fotografico:

Era il mondo in cui viveva. Era come guardarlo nella sua piccola prigione dorata. Era estremamente curioso e colto, ma sempre umile, rispettoso e gentile. Quando s’innamorava di un nuovo dettaglio, saltava sul divano battendo le mani. Mi abbracciava e s’inchinava a mani giunte, in stile giapponese. Dovetti chiedergli di smettere di ringraziarmi, ma ne fui profondamente colpito.

Un eterno fanciullo, insomma.

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Ultimo aggiornamento: Ottobre 16, 2010

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