Una volta rappresentava
una delle voci più belle del panorama musicale internazionale. Fama, concerti, dischi, addirittura film da attrice protagonista. Poi iniziò
la fase discendente ed il nome di
Whitney Houston cominciò ad essere associato sempre più a vicende che avevano ben poco a che fare con il mondo della canzone.
E dire che cantante ci ha provato a non finire al tappeto, cercando di continuare la sua professione, nonostante i tanti, troppi problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti, ma il più delle volte le sue performances canore si sono rivelate dei flop.
L’ultimo in ordine di tempo
lo scorso mese di aprile su un palco nell’isola di Tobago:
tre milioni di dollari per sentirla cantare almeno per mezz’ora. E la Houston dei bei tempi li valeva tutti! Ma questa no, questa Houston era solo da fischi. E li ha avuti in abbondante razione.
Avrebbe bisogno di un rilancio artistico ed è per questo che Clive Davis, il più grande produttore americano, ha intenzione
di farla duettare con Leona Lewis, stella emergente del pop e grande fan di Whitney.
L’idea è buona se si considera che Leona, pur essendo inglese, sta avendo un grande successo negli States e si potrebbe approfittare del momento per rimettere in piedi la carriera della Houston.
Il prossimo album della protagonista di Guardia del corpo è previsto per il periodo di Natale e ci sarebbe dunque tutto il tempo per organizzare al meglio una collaborazione tra le due donne.
Sempre ammesso che Whitney accetti, visto
il suo carattere non proprio docile. Vi ricordate il duetto con
Mariah Carey nella colonna sonora de
Il principe d’Egitto? Beh, in quel periodo la Houston
giocava a fare la primadonna e non mancarono momenti di tensione tra le due artiste.
Stavolta accetterà di far passare il suo rilancio musicale attraverso una giovane di successo o dovremo assistere ancora ai suoi capricci?
Eh cara Whitney, forse ti conviene abbassare la testa e stare al gioco, se vuoi che il tuo pubblico continui a considerarti una cantante. E speriamo che la voce regga!
1 commento