Schietto, divertente, con un bagaglio lessicale da far invidia al miglior oratore al mondo e quell’espressione da furbetto nascosta dietro gli occhialetti: questo è Paolo Bonolis, mattatore della tv nostrana, che ha fatto le fortune di Rai e Mediaset, diventando tra i più ricercati conduttori come garanzia di sicuro successo.
Questa sera concluderà la sua terza avventura con
Il senso della vita,
trasmissione regina della seconda serata televisiva, seguitissima nonostante l’ora tarda. Ne ha visti di ospiti passare dalle sue parti, nelle sue 42 interviste, e ne ha avute di risposte
alla solita domanda su quale sia il senso della vita. Eppure, se provate a porre a lui la questione, vi sentirete rispondere
Nessuno. La vita non ha un senso. E nemmeno la morte se è per questo.
Curioso che lo dica proprio lui, che un senso sembra proprio averlo trovato
in tutto quello che fa, che si tratti di raccontare emozioni, come in questo caso, o di prendersi sulle spalle la resonsabilità di far rifiorire il
Festival di Sanremo.
A proposito si parla di Bonolis come conduttore della prossima edizione, dopo il flop di quest’anno:
Ma ancora non è sicuro che vada a Sanremo! Prenderò una decisione entro le prossime due settimane. E comunque, se lo farò, sarà un Festival sempre inteso come grande festa, grande spettacolo, ma completamente diverso dall’edizione 2005.
Beh, in quell’occasione aveva dimostrato di saperci fare, come sempre del resto nel corso di una carriera che gli ha regalato fama e soldi.
Un ritorno definitivo da Mamma Rai, dunque? Probabilmente no. Bonolis è uno di quelli che non mettono mai radici e che preferiscono rimettersi sempre in gioco per tentare nuove avventure:
Voglio evitare di legarmi in esclusiva. Preferisco sposare un progetto, piuttosto che una rete.
Prepariamoci dunque a vederlo saltellare qua e là tra i palinsenti televisivi, alla disperata ricerca del suo senso della vita!