Ormai sembra non ci sia più nulla da fare per una “testa calda” come quella di
Amy Winehouse, eppure sarebbe in atto un altro tentativo per cercare di disintossicarsi.
A breve, infatti, la cantante si recherà in Israele e qui tenterà l’ennesima cura di disintossicazione dalle droghe e dall’alcool. La notizia giunge dal quotidiano londinese “Jewish Chronicle” che cita come fonte autorevole un funzionario dell’autorità anti-droga dello Stato ebraico, Eliezer Cohen.
Secondo le sue parole:
Hanno contattato un rinomato istituto in Israele e hanno parlato con un professore che usa un metodo molto speciale ed efficace. Winehouse ha richiesto di sottoporsi a questo metodo perché adatto a lei.
Amy si ricovererà al “Barzilai Medical Centre”, struttura all’avanguardia e per casi disperati come il suo. Sarà dunque sottoposta a un programma di soli tre giorni ma intenso che dovrebbe permetterle di superare definitivamente almeno una parte dei suoi problemi.
Certo è che ormai è difficile credere a ogni cosa che ruota intorno all’artista. Si sa comunque che questo trattamento costerà ben 8mila euro, sarà guidato da un importante medico come il dottor Andre Weismann e punterà su un metodo di neuroregolazione accelerata in cui il paziente viene curato sotto anestesia.
Intervistato, il medico ha dichiarato:
Tutti i miei pazienti si sono disintossicati, sono sani e non più dipendenti. C’è un equivoco quando si parla di dipendenza dalle droghe. La gente pensa che sia un problema sociale e psicologico, ma in realtà si tratta di un problema neurologico. Sia Amy Winehouse o qualsiasi altra persona è un privilegio poter curare una persona dipendente dalle droghe per permettergli di vivere poi una vita normale.
Poi, una volta terminato il trattamento, Amy non tornerà subito a casa, ma vivrà per un certo periodo in un albergo per svolgere un periodo di intensa attività fisica.
Pronti all’ennesima carnevalata?
1 commento