D’accordo che i paparazzi sono invadenti e che a volte esagerano con le intromissioni nella vita privata dei vip, ma tentare addirittura di investirli con la macchina…

La vicenda risale a poco più di un anno fa, quando Keanu Reeves, forse esasperato dai continui flash, investì nella fuga un fotografo, procurandogli una frattura al polso e diverse escoriazioni.

Ed ora l’attore è impelagato nella causa per il risarcimento, ma a quanto pare non vuole che una sola parola di quanto testimoniato in aula venga dato in pasto ai media. Paura del giudizio della stampa o di perdere la faccia di fronte al pubblico?


I fatti sin dall’inizio erano stati raccontati in diverse versioni. Il paparazzo, Alison Silva, aveva sostenuto la volontarietà del fatto, accusando l’attore di tentato omicidio (addirittura!), mantre Keanu ha sempre dichiarato di non essersi accorto della presenza del fotoreporter nei pressi della sua Porsche.

La parola di uno contro quella dell’altro: bisogna stabilire solo chi dei due risulterà più convincente. Ma perché tutta questa paura di affontare la stampa?

In mano ai media il verbale della testimonianza sarà analizzato parola per parola per qualsiasi risposta imbarazzante, impacciata o confusa da parte del signor Reeves.

Questa la dichiarazione dell’avvocato David J. Ozeran, assunto appositamente dall’attore di Matrix per far sigillare la testimonianza, così come fece nel caso di Lindsay Lohan, citata in giudizio da un cameriere per un incidente stradale.

Il giudice della Corte Superiore di Los Angeles, Elizabeth A. Grimes, non si è ancora pronunciato in proposito, anche se la presenza in aula di Reeves viene data ormai per certa ed imminente.

E dovrà esibirsi nella sua migliore interpretazione, se vorrà convincere la corte della sua buonafede! Poi per convincere i media, ci sarà sempre tempo…

Ultimo aggiornamento: Maggio 17, 2008