Ma insomma
Madonna ci tiene o no ad ottenere
l’affidamento definitivo del piccolo David Banda? Il dubbio è lecito, visto che in meno di un mese ha già chiesto
due volte il rinvio dell’udienza in cui si dovrebbe decidere se la cantante è adatta o meno a crescere nel migliore dei modi quel figlio che ha tanto voluto.
Ora i casi sono due: o è poco interessata alla questione oppure ritiene di essere così “importante” da potersi permettere persino di cambiare le leggi di un Paese!
La scusa è sempre la stessa, “questioni di lavoro”, nella fattispecie il lancio negli States del suo nuovo disco Hard Candy, ma, cara signora Ciccone, non c’è lavoro che possa avere la priorità su un figlio!
Per ora comunque l’Alta Corte del Malawi continua a fare il suo gioco, accettando l’ennesimo rinvio e facendo sapere che la data della prossima udienza è fissata per il 15 maggio, ma forse Madonna dovrebbe convincersi a scrivere la parola fine su questa vicenda che va avanti già da troppo tempo ed ha creato non poche polemiche sin dall’inizio.
Ricordate la storia? La cantante si è recata direttamente nel paese africano e secondo le leggi del posto sarebbe dovuta restare accanto al piccolo per sei mesi, prima di ottenere il permesso di portarlo via con sé. Invece non ha avuto la pazienza di aspettare e l’ha fatto “rapire” dal suo bodyguard che a bordo di un jet privato lo ha condotto direttamente in Inghilterra.
Per aggirare le leggi del Malawi sull’adozione e non avere problemi con la giustizia internazionale, Madonna ha versato tre milioni di dollari nelle casse delle associazioni che assistono gli orfani nel paese africano, ed un altro milione per finanziare un documentario sulle loro condizioni di vita.
Ammirevole, ci mancherebbe, ma non è un po’ come “comprare” un figlio? Certo, ce ne fossero di persone come lei che permettono a centinaia di bambini in difficoltà di avere un futuro migliore, ma fa un po’ rabbia pensare che la popolarità e la possibilità economica possano superare qualunque ostacolo, anche di tipo legale.
Fatto sta che David Banda è in casa Ciccone-Ritchie dall’ottobre del 2006 ed ora sono scaduti i 18 mesi di prova. E’arrivato dunque il momento di sapere se il piccolo (orfano di madre, ma con un padre vivo e vegeto), possa o meno continuare a considerarsi figlio della cantante.
Sempre che “gli impegni di lavoro” della mamma lascino un minimo di spazio per questa benedetta udienza finale!
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