Paolo Bonolis non guarda la tv (ma critica Fiorello)

paolo bonolisDopo il successo dell’ultimo Festival di Sanremo, avevamo un po’ perso di vista Paolo Bonolis (televisivamente parlando), impegnato com’era – supponiamo – a spendere nel migliore dei modi il milione di euro elargitogli da Mamma Rai.

Ma ora le ferie sono giunte alla conclusione ed il conduttore è pronto a tornare sul piccolo schermo con tutta una serie di programmi per Canale 5. Programmi vecchi per volere dell’azienda, in attesa della prossima stagione, quando ci sarà maggiore spazio per la novità, come svela lui stesso dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni:

Avrei voluto fare qualcosa di nuovo, ma ho fatto un patto con Mediaset: quest’anno accontento loro. Il prossimo invece ci daremo alle novità e spero di aiutare la rete a uscire dal palinsisto, che oggi insiste sempre sulle stesse cose. Perché effettivamente in giro c’è poca voglia di fare qualcosa di nuovo.

Scusa, ma allora Fiorello?

Mah, forse la libertà di sperimentare la esprimerà più avanti. Per ora il programma di Fiorello sempre quello è: canzoni nuove, gag nuove, ma la struttura è la stessa. Non lo dico in senso dispregiativo, intendiamoci. Ma se su Sky c’è tutta questa libertà di innovare, che ce la facciano vedere.

Una stilettata al collega conduttore, ma anche una critica alla tv in generale, diventata un po’ troppo strappalacrime:

Siamo un po’ tutti psicolabili. Piangiamo improvvisamente per cose insensate. Come i concorrenti dei reality: sono chiusi solo da tre giorni, poi vedono una foto della mamma e giù lacrime.

C’è qualcosa da salvare nella televisione italiana?

Io e mia moglie non necessariamente guardiamo la tv, a parte un film o la partenza di un nuovo programma. Non sono morboso: non dico a mia moglie “ti prego stasera stiamo a casa perché voglio vedere…”. Con un’unica eccezione: quando gioca l’Inter. Poi guardo “Striscia”, mi piacciono “Le Iene” e mi fa ridere molto “Piloti”. Tra i personaggi, Piero Chiambretti: per me è quello mentalmente più veloce di tutti.

Non per niente lo chiamano Pierino la Peste!

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