Cosa ha in comune la musica con la moda? Poco, quasi niente. E con la politica? Ancora meno. Eppure sembra che ultimamente le prestazioni dei cantanti siano sempre più richieste per affiancare il lancio di creazioni di stilisti famosi o per sostenere questa o quella campagna politica.
Così ci ritroviamo di fronte ad una
Amy Winehouse, per esempio, che canta per Giorgio Armani,
o ad un Elton John che organizza un concerto appositamente per raccogliere fondi in favore di Hillary Clinton. Strano, ma vero!
La cantante inglese, spesso al centro di vicende
legate all’eccesso di droga, ma della quale non si può certo
negare il talento, è stata invitata a cantare
in una festa organizzata dallo stilista italiano in collaborazione con
George Clooney e
Julia Roberts. Teatro dell’evento sarà il Metropolitan Museum of Art Costume Institute di New York ed Amy riceverà un compenso pari
ad un milione di dollari!
E questa sarà solo la prima di una lunga serie di collaborazioni che vedranno lavorare fianco a fianco Armani e la cantante maledetta, della quale Giorgio apprezza da tempo la musica lo stile. Così, dopo aver incassato 500.000 sterline per esibirsi durante la sfilata di Louis Vuitton a Parigi, la Winehouse avrà un’altra grande occasione di guadagno grazie alla moda.
Non ci è dato sapere invece a quanto ammonterà il cachet di Elton John, impegnato al fianco di Hillary Clinton per la campagna elettorale americana. Il cantante si esibirà il 9 aprile al Radio City Music Hall di New York in un maxi-concerto che conta di riunire 6000 persone. Per assistere all’ “Elton and Hillary: One Night Only” bisognerà sborsare una cifra che va dai 125 ai 250 dollari, mentre per incontrare la candidata in privato il prezzo è di 10.000 dollari tondi.
L’annuncio dell’iniziativa, però, non è stato accettato di buon grado in terra americana ed i blogger si sono affrettati a protestare contro il cantante, ritenuto un intruso in quanto straniero. Lui, naturalmente, fa spallucce e si difende:
Io non sono un politico, però credo nel lavoro che fa Hillary Clinton. Sono molto contento di poterla sostenere con una serata veramente memorabile.
Del resto non è la prima volta che Elton John si schiera a favore di un politico americano. Lo fece già nel 2000 accanto ad Al Gore impegnato nella corsa alla Casa Bianca contro Bush. In quell’occasione John amava spesso ripetere:
Se Bush diventasse presidente, sarebbe come tornare all’età oscura! Penso proprio che vinceremo.
Visto come andò a finire, forse quest’anno è il caso di cambiare slogan!
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