Carlo Verdone nega l’ipocondria e ricorda Jackson

carlo_verdoneCarlo Verdone è considerato a ragione uno dei migliori comici italiani, con quell’abilità più unica che rara di dar vita a personaggi spesso al limite del paradossale, come quello dell’ipocondriaco, ad esempio, ricorrente in diversi film.

Sarà per questo o per la nota passione per la medicina che l’attore romano è stato spesso descritto lui stesso come una sorta di “malato immaginario”, tanto che ancora oggi molti lo prendono in giro per le sue fissassioni. Lui se la ride, mentre si confessa dalle colonne de Il Riformista:

Io sto al gioco, ci rido pure sopra nei film. Ma la mia non è ipocondria. E’ passione. Non fissazione. Io studio la sera: leggo libri, mi documento su Internet, ascolto specialisti. Da bambino ero affascinato dalle diagnosi del nostro dottore, un signore napoletano, Gerardo D’Agostino: ci prendeva sempre.

E a quanto pare, ci prende anche lui, se è vero che

almeno cinque persone mi devono la vita. Le ho mandate da medici seri a calci nel sedere, intuendo che stavamo male sul serio e non c’era tempo da perdere. Non per vantarmi, ma sarei stato un grande medico di famiglia.

Nel corso dell’intervista non poteva mancare poi un riferimento a Michael Jackson, un altro che con la lista dei propri malanni avrebbe potuto scrivere un’enciclopedia:

Ho sempre pensato che avesse un lupus. Uno che non può prendere il sole di sicuro soffre di una malattia auto-immune. E se il lupus diventa aggressivo porta artrite reumatoide e problemi alla retina. Il fatto è che i medici americani trattano i pazienti come pupazzi. A botte di integratori, anti-depressivi, ansiolitici, anti-dolorifici. Mah…

E ancora:

Certamente più roba metti dentro, peggio è. Per i reni, il fegato, il pancreas. Anche alte dosi di potassio possono rovinarti.

E infine il suo ricordo personale del cantante appena scomparso:

Jackson l’ho conosciuto a Roma, qualche anno fa, a casa dell’ambasciatore americano. Era secchissimo, gli occhialoni neri, la vocina flautata. Mi diede la mano col guanto. Subito dopo andò al bagno a lavarsi i guanti, anzi a cambiarseli.

Un classico per Michael, ma scommettiamo che anche il buon Verdone abbia fatto lo stesso.

5 commenti

  1. Innanzitutto omaggio al Grande Attore Carlo Verdone.
    Quanto all’ipocondria o cos’altro è… non so che dire…
    Penso a due miei amici ammalati veramente che non hanno i soldi per curarsi e sono oggetto di pietismo (ma non di solidarietà) da parte del mondo circostante.
    Penso anche a me stessa ammalata seriamente di dolicomegacolon grave, che ho sentito i medici scrollare il capo. Non ho alte prospettive di vita. Paralisi intestinale. Occlusioni, ricoveri, terapie dolorosissime che mi hanno devastata! Incompatibile con la vita. E i medici vedendo il caso complicato e in più io essendo disoccupata… se ne lavano le mani.
    Per tutto questo oltre a una pesante situazione famigliare ho pure la depressione e il disturbo ossessivo compulsivo doc, ma non posso assumere alcun tipo di psicofarmaco sennò vado al cimitero. In passato mi rivolai agli psicologi, vollero a tutti i costi darmeli, rischiai la vita. Così mi tengo: doc, depressione ecc,.. e sto alla larga dagli psicologi, e pur stando male non posso prendere quella robaccia. Tanto troppi psocologi vanno solo agli effetti ed ignorano volutamente le cause. Non ci siamo…
    Devo pensare all’intestino poiche’ mi han detto i medici: rischi le penne seriamente. Pero’ sono stati avari nel punteggio invalidità.
    situazione del cavolo… abbastanza …
    Posso dare un consiglio? Mi scuso se mi permetto…
    Voi che avete la salute gioite! Macché ipocondria d’Egitto! Ok. L’ipocondria è patologica ma può essere superata alla grande! La salute la si apprezza quando va via, specie se non si hanno i soldi per curarsi veramente …
    Ringraziate il Cielo che ce l’avete. Non prendete medicine che uccidono a lungo andare e gli psicofarmaci lobotomizzano il cervello. Sono veleni. Per un pelo morivo!!!
    Come vorrei un miracolo! Anche la mia mente troverebbe pace e invece a causa di questa malefica malattia ho dovuto rinunciare a tutti i miei progetti …
    Ecco, ho detto la mia. 🙂
    Cordiali Saluti…

  2. Omaggio al grande attore.
    Però penso a me in pericolo di vita per una grave patologia intestinale, con molti ricoveri, più depressione (ovvio) e disturbo doc ossessivo compulsivo GRAVE e a causa della malattia intestinale irreversibile che peggiora non posso assumere alcuno psicofarmaco o rischio la morte come in passato. Pesantuccio tenuto conto che son pure disoccupata…

  3. Mi permetto di aggiungere (e chiedo scusa se dò consigli)… a quel paese l’ipocondria!
    Se state bene ringraziate il Buon Dio. È un bene preziosissimo la salute! La si apprezza quando non c’è più. Quando le terapie sono dolorosissime!
    Riscoprire un rapporto metafisico, riscoprire l’Amore di Dio, penso aiuti a guarire velocemente dall’ipocondria. RingraziarLo per il dono della salute. È importante!

  4. Un messaggio è stato scritto due volte. Mi scuso. Scrivo da cellulare e talvolta non è facile se un messaggio sia andato in porto, così l’ho riscritto.
    Sì… l’argomento mi tocca un po’ sul vivo…
    Chiedo scusa per ciò che sto per dire… ma talvolta a causa di tanti malati immaginari i medici rimangono “distressati” e finiscono per non assistere più un malato vero però complesso e di difficile diagnosi, facendolo superficialmente passare per “ipocondriaco”.
    Accadde a me. Mi definivano “ipocondriaca” e peggioravo, e il male avanzava, finché nel 2005 divenne gravissimo e allora dovettero ricredersi e dire: è un male probabilmente genetico… aggiungendo: dieci anni fa si poteva fare qualcosa ora… non più e tende a peggiorare e a degenerare e operare è pericolosissimo”.
    Di fatto mi han detto che (volgarmente parlando) ce l’ho in quel posto… a medio/lungo termine…
    Ce l’ho a morte con i medici. Per tutti gli anni in cui li avvisavo che stavo male e mi fecero passare per pazza.
    Ero equilibratissima un tempo, poi tanti, troppi traumi di varia natura, dispiaceri, shock su alcune cose mi hanno lasciato depressione e DOC che non posso curare.
    Mi scuso se ho parlato dicendo tutto questo ma… mi sento toccata sul vivo.
    Non posso lavorare neppure devo trovar di corsa un lavoro onde non finire in un ricovero quando rimarrò sola.
    Per quei disturbi intestinali ho perso tutto e quei medici str@### pur vedendomi peggiorare se ne infischiarono. Poi come nulla fosse una volta constatato il male mi han praticamente detto che sono una donna condannata (ho 37 anni).
    Mi viene rabbia perché ho perso tutto… e i medici non se la sono presa a cuore… forse anche per il fattore economico. Certe patologie complesse vanno curate in cliniche dove… bisogna spendere!
    Ringrazio per l’ascolto e
    Cordiali Saluti
    Sylvia

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