Siamo abituati a vedere le star solo per quello che rappresentano e per come si pongono nei confronti del pubblico, ma spesso dimentichiamo che, dietro una facciata di successo e vita facile, si può nascondere una realtà non sempre felice. E così scavando scavando, si può venire a conoscenza di un’infanzia difficile, che ha condizionato non poco un’intera vita.
E’ il caso di Charlize Theron, attrice molto apprezzata nel panorama cinematografico, che cela dietro il sorriso un passato di violenza e sofferenza.
Pochi sanno infatti che il padre di Charlize era un uomo rude e violento, un padre-padrone che sottoponeva la famiglia ad ogni genere di angherie e soprusi. Una situazione insopportabile, tanto che sua madre, stanca delle continue vessazioni, lo uccise a colpi di pistola.
L’attrice aveva solo 16 anni all’epoca dei fatti e la vicenda la segnò profondamente, al punto di condizionarne le scelte professionali.
Nei suoi personaggi non è difficile trovare storie di donne con alle spalle una vita difficile e violenta, basti pensare al film che le ha permesso di aggiudicarsi l’Oscar, Monster, in cui si è dovuta calare nella parte di una donna sdentata e con le guance gonfie o ai ruoli di donne ferite e maltrattate dalla vita, come in “Le regole della casa del sidro” o “Nella valle di Elah”.
Una storia difficile anche nell’ultimo film, “Sleepwalking”, che la vede anche nel ruolo di produttrice e che conferma questa tendenza ad interpretare ruoli scomodi. Stavolta la vedremo nei panni di una madre irresponsabile che abbandona la figlia tredicenne al proprio destino:
Una storia che mi ha commosso molto. Mi ha colpito in particolare l’idea che non dobbiamo essere necessariamente vittime della nostra storia. Il fatto che abbiamo lo stesso sangue nelle vene non significa che dobbiamo ripetere gli stessi errori.
Un film che fa riflettere anche sul libero arbitrio e sulla possibilità di scegliere il proprio destino:
Ho avuto la mia serie di traumi nella vita, ma non ho mai pensato di essere la sola persona al mondo ad avere delle difficoltà. C’è sempre qualcuno a cui è andata peggio e questo modo di pensare mi ha aiutato a prendere la mia vita in mano, senza stare ad aspettare regali altrui.
Brava Charlize: una donna che si è costruita da sé, facendo nascere un fiore laddove c’era solo violenza!