Bongiorno: la triste cena di riconciliazione con Berlusconi

Mike Bongiorno

Le rogne per Silvio Berlusconi non sono destinate a finire. Coinvolto nella vincenda “papi” e nel divorzio da sua moglie Veronica Lario, qualche giorno fa si era visto accusare di ingratitudine da Mike Bongiorno durante la trasmissione di Fabio Fazio.

Quando ho fondato con Silvio Berlusconi Mediaset, mi aveva detto: ‘Mike, staremo insieme tutta la vita!’… A Natale non è arrivato il rinnovo del contratto. Ci sono rimasto così male, non mi hanno preavvisato, non mi hanno chiamato anche per dare un saluto e dire grazie per i trenta anni che hai lavorato per noi… ho chiamato Silvio Berlusconi, sono passati cinque mesi e non mi ha mai chiamato… Io mi auguro un giorno di ricevere questa telefonata, perché ti giuro che è un dolore, un dispiacere.



Ecco allora Superman Silvio cercar di salvare il salvabile facendo a Mike la telefonata di riconciliazione, con tanto di invito a cena. Il risultato? Catastrofico, come ha poi spiegato Bongiorno al settimanale Oggi.

Silvio Berlusconi e io mangiavamo il minestrone nella sua villa di Arcore. Noi due soli nella grande sala vuota. Lui era stanchissimo. Davanti a quel minestrone, cucchiaiata dopo cucchiaiata, diceva: ‘Sono teso, dormo pochissimo, quattro ore per notte. Mi attaccano da tutte le parti’. E io pensavo: ‘Ma guarda un pò, sono qui con l’uomo più potente d’Italia, il più acclamato, una cena che tutti m’invidieranno, e mi viene una gran tristezza. Quest’uomo mi sembra così solo!’. C’era come un senso di freddo e di buio attorno a noi. Non abbiamo rievocato nulla, non c’era allegria, i ricordi di quando Silvio veniva alle prove di Canale 5 e scherzava con tutti sono lontani e irripetibili. Lo strano è che dopo quella cena dove lui sembrava stanchissimo, l’ho visto la sera dopo a Porta a Porta con Bruno Vespa pimpante e combattivo e sono rimasto di stucco. Era un altro. Dove aveva ritrovato tutta quella energia?

A saperlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *